Voci da Twitter: #ESG oltre le mode
Quando si parla di investimenti sostenibili è necessario evitare il rischio di una eccessiva fiducia nelle rappresentazioni troppo marketing-oriented
Gli investitori sono sempre più sensibili alla valutazione dell’impegno delle aziende in materia di ambiente, sostenibilità, governance (ESG). La cosa è un bene perché è in grado di incentivare comportamenti aziendali virtuosi e sostenibili.
Non sorprende, però, che l’acronimo ESG venga ampiamente utilizzato e che il rischio vero per gli investitori è faticare a distinguere tra iniziative davvero sostenibili e semplice marketing green. Esiste, infatti, un’asimmetria informativa tra i comportamenti effettivi e quelli che invece vengono dichiarati. Insomma, essere sostenibili nella “forma” non significa essere sostenibili nella “sostanza”.
Se è vero che esistono soggetti che in maniera professionale si propongono di calcolare i rating ESG è anche vero che le differenze esistenti negli attributi e nelle metriche di misurazione influenzano il giudizio di sostenibilità. E questo è un problema per gli investitori (e non solo): sia le imprese sia gli asset manager possono mettere in atto comportamenti di greenwashing, nella misura in cui comunicano un impegno su ESG che in realtà non esiste.
Come viene comunicato il tema ESG su Twitter?
Nel periodo compreso fra il 31 maggio 2022 e il 14 giugno 2022, sono 323 i “cinguettii” effettuati in Italia e caratterizzati dall’hashtag #esg. Gli hashtag che sono menzionati almeno 10 volte e le correlazioni esistenti fra gli stessi risentono chiaramente del caso Dws Group.
Proprio a inizio giugno, le forze dell’ordine hanno perquisito gli uffici di Dws Group, importante asset manager tedesco controllato da Deutsche Bank. L’accusa, basata sulle dichiarazioni dell’ex chief sustainability officer, è quella di aver fornito false dichiarazioni sulla quantità di asset impiegati secondo criteri ESG. Le conseguenze più immediate sono il danno reputazionale e le dimissioni dell’amministratore delegato di Dws Group, Asoka Wöhrmann.
Le soluzioni
Oltre a rafforzare i controlli delle autorità di vigilanza sui mercati finanziari e a limitare la confusione e incertezza sul fronte delle informazioni non finanziarie, è bene anche sensibilizzare maggiormente gli investitori sul problema. Quando si parla di investimenti ESG è allora il caso di andare oltre le mode del momento per evitare il rischio di una eccessiva fiducia nelle rappresentazioni troppo marketing-oriented del concetto di sostenibilità.