Punti di vista

Voci da Twitter: #esg, la finanza attenta all’impatto ambientale

Non solo la sostenibilità è compatibile con l’esigenza di creazione di valore per gli azionisti ma anzi rappresenta la migliore garanzia di riuscire a farlo

La sostenibilità è social. Nel periodo compreso fra il 26 maggio 2021 e il 22 giugno 2021, sono 843 i “cinguettii” (con una media giornaliera pari circa a 30) effettuati in Italia e caratterizzati dall’hashtag #esg. I “cinguettii” provengono in prevalenza da provider informativi e da banche e società di gestione del risparmio. Meno attive sono state le società quotate.

Le prime 10 parole delle conversazioni sono: sostenibilità, business, conference, governance, intervento, investimenti, società, imprese, aziende, digitale. Allo stesso modo, i 10 hashtag maggiormente correlati sono: #sostenibilità, #igi2021, #sustainability, #banche, #investimenti, #acomea, #borsaitaliana, #governance, #imprese, #pmi.

Nel periodo preso in considerazione le pagine di cronaca sono state dominate dalla vicenda della X-Press Pearl, una portacontainer che trasportava sostanze chimiche, il 21 maggio 2021 ha preso fuoco mentre era ancorata al largo della costa occidentale dello Sri Lanka. L’incendio è stato spento soltanto 12 giorni dopo. Nel frattempo, tonnellate di sostanze tossiche hanno inondato i litorali e le zone di pesca del Paese con significative conseguenze, sia ambientali che economiche. Le autorità dello Sri Lanka fanno sapere che per questi danni chiederanno un importante risarcimento.

Essere sostenibili conviene a tutti

La sostenibilità è importante per tutti. Lo è per i governi, che devono affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico, ambientale e sociale e dare risposta all’aumentata sensibilità su questo fronte. L’obiettivo è quello di favorire una crescita economica che sia in grado di conseguire anche obiettivi ambientali e sociali.

Lo è anche per gli investitori (ma anche per i consumatori!), che possono indirizzare i comportamenti delle aziende verso quello che loro ritengono essere positivo per la società. L’ipotesi di fondo è che se i temi ambientali, sociali e di buona governance influenzano le decisioni di investimento e/o di acquisto, le aziende saranno incentivate a considerarli prioritari. Inoltre, a seguito dell’entrata in vigore della Sustainable finance disclosure regulation (Sfdr), gli operatori dei mercati finanziari devono dichiarare come interpretano la sostenibilità nell’ambito delle decisioni e nelle raccomandazioni d’investimento.

Lo è in particolare per le aziende: non solo la sostenibilità è compatibile con l’esigenza di creazione di valore per gli azionisti, ma anzi rappresenta la migliore garanzia di riuscire a farlo in maniera condivisa con tutti gli stakeholder, oltre il breve periodo. Diventa allora fondamentale per il board e il management declinarla negli investimenti, misurarla e rendicontarla / comunicarla adeguatamente.

Riconoscere la sostenibilità aiuta ad orientare le scelte

Particolarmente critico è il rischio di chiamare sostenibile ciò che non lo è nella sostanza. Esiste infatti una certa asimmetria informativa fra quelli che sono i comportamenti effettivi e quelli che invece vengono dichiarati e comunicati agli stakeholder. I rating ESG forniscono una valutazione sintetica sulla sostenibilità aziendale in ambito sociale, ambientale e di governance ed aiutano ad orientare le scelte.

… però non è facile

Tuttavia, misurare la sostanza verso la forma non è facile e quindi le valutazioni non sempre convergono verso un giudizio univoco (Chatterji et al., 2016). Giusto per dare un’idea del problema, mentre la correlazione fra credit rating di Moody’s e Standard & Poor’s è del 99%, il livello medio correlazione dei rating ESG è solo del 61% (Berg et al. 2019).

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