Un anno di sfide da cui imparare
Il 2020 che ci lasciamo alle spalle ci ha messo alla prova ma ci ha anche insegnato che il nostro impegno per una buona governance va nella giusta direzione
Getty ImagesSta per concludersi uno degli anni più difficili per la nostra vita personale e professionale. Non avremmo mai pensato, appena dodici mesi fa, di dover affrontare un periodo così duro e sfidante. Soltanto adesso, nel mezzo della seconda ondata, cominciamo a intravedere una possibile strada di rientro dalla crisi pandemica, anche grazie alle notizie relative all’arrivo del vaccino. Permangono, però, ancora molte incognite su quando si tornerà alla normalità e soprattutto se questa sarà identica a quella che conoscevamo prima dello scoppio della pandemia. Abbiamo certamente imparato che la salute e il benessere fisico sono legati inscindibilmente alla salute economica e che molti paradigmi dati per scontati possono essere messi profondamente in discussione da eventi e rischi che non conosciamo o per i quali non siamo sufficientemente preparati. Il 2020 ci ha fatto toccare con mano le difficoltà di gestire una crisi di severità e proporzione uniche, dalla gestione della continuità aziendale, alle conseguenze della crisi globale e dei profondi cambiamenti che seguiranno e di cui ancora non abbiamo chiarezza.
Anche la governance delle aziende è stata messa a dura prova su più fronti. Improvvisamente il rapporto con la scienza è diventato centrale perché è stato necessario cercare di comprendere le dinamiche della pandemia e i riflessi sul piano sociale, sanitario, economico. Abbiamo toccato con mano la scarsa conoscenza dell’impatto di rischi che nelle nostre mappature teoriche non erano mai stati delineati in profondità. Anche il ruolo delle scelte politiche per affrontare l’emergenza sanitaria, sia in materia di disposizioni di contenimento, sia di misure economiche di sostegno, ha rappresentato una novità con cui confrontarsi, allo scopo di gestire la continuità aziendale e di attenuare l’impatto della crisi. L’emergenza ci ha imposto di lavorare con un orizzonte di brevissimo termine, ma con la crescente consapevolezza che il lungo termine avrebbe comportato cambiamenti radicali, organizzativi, strategici, di risorse, di modalità di lavoro e soprattutto di mentalità.
Possiamo essere certi che molti di questi temi ci impegneranno in una riflessione approfondita anche nel 2021 e negli anni a venire. Innanzitutto bisognerà capire le capacità di ripresa dell’economia e il sentiero di rientro da un crescente indebitamento dei settori pubblico e privato che necessariamente influenzerà consumi e investimenti. Ciascun settore dovrà fare i conti con dinamiche diversamente influenzate dalla crisi, nei modelli produttivi e di business. Il management sarà chiamato a rivedere scenari di medio termine per poter riformulare le strategie e i piani di investimento ed essere così in grado di fare scelte importanti. Le tematiche ESG, oramai irrinunciabili, assumeranno un peso ancora maggiore e spingeranno board e stakeholders ad accettare la sfida in materia di definizione di obiettivi, misurazioni e sistemi di incentivazione ad essi collegati. In questo ambito i collegamenti tra linee di intervento pubblico, anche attraverso le nuove facilities europee, ambiti di azione del settore privato e aspettative degli investitori, saranno ancora più centrali.
Nel contesto post-Covid i cda dovranno tener conto di molte più richieste e pressioni provenienti dagli stakeholders e tenere nel dovuto conto anche nuove aspettative che vanno ben al di là della mera creazione di valore per sé. In un quadro tanto complesso e in rapida evoluzione, assumere delle decisioni sarà ancora più difficile perché più numerosi saranno i fattori da tenere presenti pur nella continuità del mandato e delle responsabilità legali.
In un contesto di questo tipo Nedcommunity si è dimostrata all’altezza della sfida, facendo leva in particolare sul patrimonio di competenza dell’associazione e sul valore dell’unità. La coesione dimostrata ha consentito di non lasciarci travolgere dalle difficoltà del momento. I nostri eventi si sono in breve trasformati in webinar grazie al supporto dei Reflection Group che con il loro lavoro hanno continuato a stimolare ricerche, approfondito tematiche dettate dagli avvenimenti e, con il validissimo contributo di partner esterni, condiviso esperienze utili a tutta la Community. Il Consiglio Direttivo e il Collegio dei saggi, con il contributo del Comitato scientifico e degli stessi Associati che non hanno mai fatto mancare il loro appoggio sotto forma di osservazioni e indicazioni, si sono impegnati nel lavoro di revisione dei Principi Guida al quale, vorrei ricordarlo, ha partecipato anche il compianto Franco Morganti. Ha visto così la luce in tempi record la nuova e aggiornata versione di un decalogo che sottolinea sempre più l’indipendenza dei Ned nella promozione del successo sostenibile dell’impresa e che, sono certa, rappresenterà un punto di riferimento per un lungo periodo.
Questo 2020, in cui nessuno si è risparmiato, ci ha visto resilienti, in grado di adattarci a sfide imprevedibili ma sempre fedeli a noi stessi e ai nostri valori.
Come Presidente sono quindi orgogliosa di quanto siamo stati in grado di fare e posso solo augurarmi un veloce rientro dalla crisi pandemica che consenta di dedicarci agli importanti impegni che ci attendono con il solito slancio e con rinnovata fiducia nel futuro.
Concludo con un sincero ringraziamento a tutti i membri della community che hanno reso possibile quanto descritto.
Buone Feste