Nedcommunity e AIDC formano 50 nuovi amministratori e sindaci
L’affinità culturale è sempre l’ingrediente migliore per un rapporto duraturo. Lo dimostra, ancora una volta, la collaborazione tra Nedcommunity e la sezione milanese di AIDC, l’Associazione Italiana dei Dottori Commercialisti.
Una storia a lieto fine
L’affinità culturale è sempre l’ingrediente migliore per un rapporto duraturo. Lo dimostra, ancora una volta, la collaborazione tra Nedcommunity e la sezione milanese di AIDC, l’Associazione Italiana dei Dottori Commercialisti.
Già durante il nostro primo incontro, sulla terrazza di un noto ristorante del centro, abbiamo capito che obiettivi e cultura delle due associazioni sono perfettamente allineati: la volontà di generare servizi di valore per i propri soci, ma soprattutto la convinzione profonda che lo sviluppo di competenze e la diffusione di principi di onestà, integrità e deontologia professionale rappresentino l’unica via utile per dare al governo delle società italiane gli strumenti necessari per contribuire all’equilibrato sviluppo delle singole imprese e dell’economia nazionale.
Da quell’intesa nata quasi per caso in un giorno di primavera è scaturita l’idea, subito condivisa, di costruire un prodotto innovativo di formazione per amministratori e sindaci, già in carica o con le credenziali giuste per assumere un primo mandato. A meno di due anni di distanza, il 23 novembre 2018, abbiamo “certificato” 50 amministratori, dopo un percorso formativo durato cinque mesi. E’ stata solo la prima edizione del corso “TEB – The Effective Board”, ormai un brand nel panorama dell’education in materia di governance.
A beneficio di coloro che non sono riusciti a partecipare (la lista d’attesa è lunga) e di tutti i nostri associati, vogliamo e riteniamo utile tracciare un bilancio di questa esperienza, presentando la struttura, i contenuti, il taglio degli interventi e i profili dei partecipanti. Siamo certi che il primo nutrito gruppo di “Alumni TEB” costituisca un bacino interessante, e decisamente nuovo, di amministratori e sindaci in grado di determinare una svolta positiva nelle pratiche di governo societario.
Gli obiettivi e la struttura del TEB
E’ stata Antonella Negri Clementi, consigliera di Nedcommunity nonché figlia del fondatore Gianfranco, la prima a credere nell’iniziativa e a idearne il nome “The Effective Board” (andate sul sito http://www.aidc.pro/milano/teb). Il percorso si è proposto da subito di sviluppare le competenze necessarie per un’assunzione consapevole dell’incarico di amministratore o sindaco in società quotate o non quotate, secondo i migliori standard di corporate governance nazionali e internazionali.
Si è ritenuto che un simile percorso formativo potesse essere rivolto in primis a tutti quei professionisti che desiderassero acquisire le competenze necessarie per poter accedere a ruoli di amministratore e sindaco, allargando il gruppo dei talenti cui le società sono solite rivolgersi. Eppure, anche chi avesse già un incarico, o più di uno, poteva essere interessato ad affinare le proprie conoscenze e competenze, mediante un confronto di esperienze e uno studio di casi concreti. In effetti, la composizione dell’aula ha dimostrato che l’interesse verso il tema e la volontà di impegnarsi nello sviluppo della propria professionalità prescindono dal numero di mandati.
Consapevoli della potenziale necessità di allineare le conoscenze di persone con background differenziati, abbiamo optato per un taglio dei contenuti avanzato, supportato da una modalità di erogazione cosiddetta “blended”, ossia frutto di un mix di strumenti online e incontri in aula. Il corso è stato pertanto strutturato in modo articolato, mediante:
- L’erogazione di un questionario di autovalutazione delle conoscenze in materia di governo societario.
- La produzione di tre video-lezioni accessibili a tutti i partecipanti e disponibili per l’intera durata del percorso. I video hanno trattato, pur in modo approfondito, temi di base, quali le responsabilità civili degli amministratori, i diversi modelli di amministrazione e controllo previsti dal Codice Civile e il Codice di Autodisciplina.
- 8 moduli formativi in aula della durata di 4 ore ciascuno, tenuti da uno o più docenti con la partecipazione di testimoni e la presentazione di case-studies aziendali e lo svolgimento di simulazioni in aula.
- 3 moduli elective in aula della durata di 4 ore ciascuno.
Complessivamente, sono stati coinvolti 18 docenti e 9 testimoni.
Il percorso formativo potrà ora essere completato con la partecipazione al seminario “New Governance Challenges for Board Members in Europe” organizzato a Bruxelles da ecoDa, the European Confederation of Directors’ Associations, di cui Nedcommunity è membro ufficiale per l’Italia (andate sul sito http://ecoda.org/education-programmes/content-and-fees/).
I contenuti del TEB e le sfide per i nuovi amministratori e sindaci
I moduli formativi, tenuti da maggio a ottobre, si sono focalizzati sui temi considerati di maggiore impatto ai fini di un esercizio efficace delle funzioni di governance nello scenario competitivo attuale e prospettico. Per ciascun tema, sono stati evidenziati sia il quadro regolamentare e le best practices di riferimento, sia le hard e le soft skills richieste all’amministratore e al sindaco per svolgere al meglio il proprio ruolo in circostanze di elevata complessità.
L’attenzione si è focalizzata sull’efficacia del board e delle dinamiche di gruppo, la risk governance, il processo di valutazione della creazione di valore per gli azionisti e per gli altri stakeholders, la rendicontazione delle informazioni non finanziarie, il coordinamento e l’efficienza dei controlli, la trasparenza, i conflitti di interesse e l’indipendenza di giudizio, la selezione, la remunerazione e la successione del CEO. La parte centrale del percorso si è chiusa con un intervento sui temi della leadership, dell’engagement e del commitment degli amministratori e dei sindaci, e sui possibili bias del processo decisionale. I partecipanti sono stati coinvolti nella simulazione di una riunione di CdA, hanno assunto ruoli diversi, da quello del Presidente a quello dell’amministratore di minoranza, e hanno discusso delle relative modalità di condotta e interazione reciproca.
Da ultimo, sono stati proposti tre moduli “elective”, di specializzazione su particolari contesti, situazioni o skills. Tra questi: i CdA delle banche, le tecniche di comunicazione efficaci in CdA, le caratteristiche e le funzioni dell’amministratore in imprese in crisi.
I partecipanti
La prima aula del TEB è stata composta da 50 persone. Il 60% sono dottori commercialisti, il 10% avvocati e la parte rimanente consulenti o manager di imprese di diversa natura. Tra questi ultimi vi sono anche alcuni amministratori delegati di società di piccole o medie dimensioni. In termini di genere, le donne hanno rappresentato la maggioranza (58%) dei partecipanti. Anche alcuni giovanissimi, se confrontati con la tipica età media degli amministratori, si sono voluti avvicinare al tema della governance, seguendo tutto il percorso con attenzione e impegno.
I valori di customer satisfaction sono risultati molto elevati, il che ha favorito la creazione di una vera e propria community di Alumni TEB, con i quali speriamo di poter continuare a condividere esperienze e opinioni in nuove occasioni di collaborazione e confronto.
Vedasi qui di seguito la foto dei partecipanti ed una qualificata opinione sull’iniziativa.
“Dicono di noi”: le opinioni dei partecipanti
Raramente nei miei 27 anni di lavoro ho partecipato a un corso di formazione o d’aggiornamento professionale con tanto alto e costante interesse. Peraltro, TEB non è stata propriamente una passeggiata: ben undici venerdì pomeriggio, inclusi quelli tipicamente dedicati alla “fuga estiva” da Milano. Sembrerà banale, ma per me è stato un corso perfetto; certo, tutto è migliorabile, come è stato evidenziato dai commenti di qualche partecipante, che credo debbano considerarsi spunti utili in vista dell’edizione 2019. Il vostro compito non era facile: concepire un corso che affrontasse tutte le più attuali questioni connesse al buon governo societario, amalgamando una platea d’iscritti variegata e suddividendo i contributi chiamando a raccolta così tanti qualificati relatori e relatrici.
Per quel che mi riguarda, ho apprezzato in particolar modo l’ossatura e la coerenza complessive, la durata (sia delle singole sessioni da 4 ore sia del corso), i temi scelti per ogni modulo, la qualità di relatrici e relatori e dei testimonial, così come la dimensione dell’aula, la già richiamata eterogeneità degli alumni e, non ultimo, i preziosi momenti di reciproca conoscenza e networking. La piacevole impressione che ho tratto e che serberò, è di aver avuto il privilegio di conoscere professionisti preparati, certo con storie professionali molto diverse alle spalle (ma questo è un “plus”), i quali, magari agendo lontano dai riflettori, svolgono con costanza e fatica il proprio quotidiano lavoro, talvolta probabilmente in solitudine. Fuor di metafora, durante TEB ho più volte percepito il confort del sincero confronto attorno a una professione, quella dell’amministratore indipendente, a dir poco ancora in corso di costruzione; ogni giorno raccogliamo segnali di quanto potenziale d’espansione vi sia nel nostro Paese a riguardo.
Non posso dunque che augurarvi di raccogliere vivo interesse anche il prossimo anno, e che TEB diventi “il” punto di riferimento per la formazione e l’induction degli indipendenti in Italia.
Carlo Barbarisi, già Managing Director CRIF, Partecipante TEB 2018
Le prospettive future della formazione per i board
Che i membri degli organi aziendali debbano essere coinvolti in processi di formazione continua lo dicono chiaramente le norme e i principi di autodisciplina. E la cultura della buona governance, su questo fronte, sembra essere ormai matura. Chi assume un mandato di norma chiede, ed ottiene, interventi di induction. Il board inoltre partecipa, nel tempo, a occasioni formative e informative spesso su temi innovativi o particolarmente rilevanti nell’ambito di processi deliberativi in corso o futuri. Tutto ciò aumenta la consapevolezza di amministratori e sindaci in merito ai rischi e alle responsabilità legati al proprio ruolo e fa sì che essi riescano a partecipare in modo più informato, consapevole ed attivo alle scelte aziendali. E’ particolarmente apprezzabile tuttavia che a sentire l’esigenza di acquisire competenze specifiche, al di là dell’esperienza professionale già maturata, siano coloro che ancora non hanno incarichi di governo e controllo, e che ciò accada indipendentemente dall’età e dal background. Si tratta di un segnale importante per il futuro della governance italiana, che testimonia come quella dell’amministratore sia considerata ormai una professione a tutti gli effetti, da assumere e svolgere con serietà e con una preparazione adeguata, e non solo un simbolo di status. Come associazioni di professionisti, continueremo ad offrire opportunità di formazione, di aggiornamento e di condivisione di competenze ed esperienze, facendo leva sulla nostra profonda convinzione che le persone – prima di regole, numeri e principi – continueranno a fare la differenza.
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(*) Edoardo Ginevra – Dottore Commercialista e Revisore legale iscritto all’Ordine di Milano .
Presidente dell’Associazione Italiana Dottori Commercialisti di Milano. E’ socio fondatore di Ferraro Ginevra Gualtieri Studio Internazionale – associazione professionale di Dottori Commercialisti e Avvocati con sede in Milano e membro italiano del network internazionale MSI Global Alliance – associazione internazionale di studi professionali indipendenti. Ha maturato una particolare expertise nell’ambito del diritto societario, dei principi contabili nazionali e internazionali, delle operazioni straordinarie e delle tecniche di valutazione d’azienda.
Ricopre incarichi di amministrazione e controllo per diverse società di capitali ed enti non profit anche a partecipazione o influenza pubblica. E’ membro di Organismi di vigilanza di società quotate e non ([email protected]).
(**) Paola Schwizer – Presidente di Nedcommunity ([email protected]).