Editoriale

In questi frangenti è essenziale rafforzare la governance

Viste le grosse nubi che incombono sulla situazione economica e politica del Paese, il nostro SuperNEDman, ha scelto di canzonare l’e-trading borsistico su Internet. Noi della redazione riteniamo necessario insistere sulla Corporate Governance. Tutti quattro gli articoli d’opinione del numero sono infatti dedicati a questo tema.


Visita guidata alla rivista N° 17

  • Apriamo questo numero con un acuto commento di Riccardo Puglisi alla sentenza della Cassazione che condanna Berlusconi a quattro anni di reclusione per frode fiscale. Egli la analizza non sotto l’aspetto più eclatante dei suoi effetti politici ma sotto quello, trascurato da tutti, che non è secondario: la tutela degli azionisti di minoranza di una società quotata.
  • Il secondo articolo è di Marco Ventoruzzo (membro del nuovo Comitato editoriale) che fa una sintetica ed efficace rassegna della stagione assembleare 2013 negli USA in cui si è registrato un buon livello di attivismo da parte degli investitori istituzionali ed una crescente sensibilità di amministratori e manager alle indicazioni degli azionisti. Pur in presenza di profonde differenze tra il sistema societario americano e quelli europei (e italiano in particolare) i dati sullo svolgimento delle assemblee indicano temi e questioni di corporate governance rilevanti anche su questo lato dell’Atlantico e consentono di riflettere sul rapporto tra amministratori e soci, e sul ruolo degli indipendenti.
  • Il terzo, di Alessandra Stabilini (che pure lei fa parte del C.e.), in continuità con l’articolo di Francesco Taranto su “Gli eccessi nelle remunerazioni dei banchieri” pubblicato nel precedente numero di luglio, riassume ed analizza la nuova Direttiva con cui l’Unione Europea ha dato attuazione agli accordi di Basilea del 2010 (Basilea 3) in materia di vigilanza e disposizioni prudenziali per le banche e le imprese di investimento.
  • Nell’ultimo articolo riprendiamo per i nostri lettori il commento di Livia Piermattei ad un ampio articolo di Robert G. Eccles e George Serafeim intitolato “La frontiera delle performance – Innovare per una strategia sostenibile”, pubblicato nel numero di maggio 2013 (N°5) della H.B.R.

Le rubriche fisse

  • In DURA LEX, Annapaola Negri-Clementi e Filippo Maria Federici analizzano la sentenza della Cassazione del 17 maggio 2013 relativa agli infortuni mortali sul lavoro: in mancanza di delega risponde l’intero CdA.
  • Per i CONVEGNI, abbiamo scelto quello del 17 luglio scorso a Milano sul tema “Strategie di successo in tempo di crisi e il ruolo delle operazioni straordinarie”, organizzato da Global Strategy, in collaborazione con Borsa Italiana, Negri-Clementi Studio Legale Associato e Riparti in cui sono stati presentati i risultati dell’Osservatorio PMI 2013. In proposito, Annapaola Negri-Clementi ha analizzato gli aspetti giuridici legati alle strategie di crescita delle PMI italiane in tempo di crisi e il ruolo delle operazioni straordinarie nel rafforzamento competitivo in un’ottica di sviluppo strategico, industriale, strutturale e di business.
  • In DICONO DI NOI, LOB Media Relations evidenzia la notevole e lusinghiera eco data dalla stampa, non solo all’azione svolta dalla nuova presidenza, ma anche all’impegno internazionale di Ned riconosciuto da EcoDa.
  • Nella sua selezione della RASSEGNA STAMPA, Franco Morganti segnala tre articoli alquanto interessanti per i nostri lettori: il primo, un ottimo Bragantini sui difetti del capitalismo nostrano; il secondo, di Onado che critica l’inerzia Consob partendo dal “caso Ligresti”; il terzo, da Panorama in cui Maria Pirro fa il punto sulle “quote rosa” (17% nel privato e quasi 20% nel pubblico).
  • Della BIBLIOTECA NED inizia ad occuparsi Adalberto Alberici che ha raccolto il testimone di Paola Shwizer ora impegnata nella Presidenza, recensendo il libro di Lorenzo Bini Smaghi intitolato “Morire di austerità – Democrazie europee con le spalle al muro”.
  • In DICIAMO LA NOSTRA, all’intervista risponde Elisabetta Magistretti sostenendo che il buon funzionamento della Governance è un problema di accountability. C’è un eccesso di meccanismi sovrapposti di controllo e, secondo buon senso, forse basterebbe una buona regolamentazione più semplificata. Magistretti ritiene che questo sia un impegno costruttivo su cui Ned debba investire: è compito della Comunità promuovere best practices che sostituiscano la regolamentazione troppo “burocratica”.

Teniamo infine ad attirare l’attenzione dei lettori sul fatto che il nuovo Comitato editorialedella Rivista, costituito in occasione dell’ultima assemblea annuale, da questo numero ha cominciato a svolgere efficacemente il suo prezioso compito. Gli articoli di Marco Ventoruzzo ed Alessandra Stabilini ne sono la prova tangibile.


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