Diciamo la nostra
Questa rubrica promossa dalla Presidenza intende alimentare un dialogo costruttivo con gli Associati che desiderano dare il loro contributo di idee, suggerimenti e critiche per la crescita della Comunità. Pubblichiamo l'intervista a Paola Galbiati
Questa rubrica promossa dalla Presidenza intende alimentare un dialogo costruttivo con gli Associati che desiderano dare il loro contributo di idee, suggerimenti e critiche per la crescita della Comunità.
In questo numero ospitiamo l’intervista a Paola Galbiati (*) che ringraziamo per aver accettato di rispondere alle nostre domande.
L’intervista
Quali sono, secondo lei, i fattori che contribuiscono maggiormente a un funzionamento efficace di un Consiglio di Amministrazione
La creazione di un clima di discussione costruttiva all’interno del Cda è un fattore fondamentale perché il consiglio possa svolgere il suo ruolo essenziale: quello di sottoporre ad attenta verifica le istanze decisionali predisposte dal management con l’obiettivo di condividerne l’opportunità o di rimandare la decisione in attesa di approfondimenti ulteriori, che potrebbero anche portare in direzioni differenti. Il clima positivo è il risultato di una serie di fattori, alcuni impalpabili e difficilmente gestibili, altri legati alla scelta dei membri del Consiglio. A mio giudizio gli elementi cui prestare particolare attenzione sono i seguenti:
- una effettiva “Board diversity”: l’estrazione professionale realmente differenziata ed una formazione culturale diversificata contribuiscono molto – nella mia esperienza – ad arricchire il dibattito. L’accademico messo a confronto con un investitore istituzionale e con un manager di un’industria completamente diversa (da quella sul cui Board si ragiona) forniscono punti di vista differenziati e pertanto possono consentire di contestualizzare una scelta aziendale di natura tecnica in una visione strategica più ampia. Persone con background diversi mostrano una sensibilità differente ai rischi legati a una certa decisione, elemento di utilissimo confronto.
- una rilevante esperienza professionale: soprattutto nei Cda in cui si trovano da tempo personalità dominanti, il rischio di creare correnti di pensiero trascinanti è forte. L’esperienza di situazioni professionali vissute in prima persona consente al singolo di prendere le distanze più agevolmente dall’opinione dominante e di alimentare un dibattito costruttivo. Una sia pur solida preparazione prevalentemente teorica non facilmente consente la sufficiente sicurezza necessaria per reagire.
In quale direzione la governance dovrebbe spingersi?
Penso che le aziende debbano intraprendere seriamente il percorso verso la piena “sostenibilità” a 360 gradi, intesa come capacità di integrarsi nel mondo circostante fornendo un prodotto/servizio che possa migliorare la qualità della vita (e comunque tutelare quella dei collaboratori e dipendenti) e utilizzi al meglio le risorse naturali senza depauperare l’ambiente.
E’ finito – questo è il mio auspicio – il momento in cui le aziende non sostenibili si ripulivano la coscienza attraverso la beneficenza, L’attività dell’azienda deve essere tutta improntata alla sostenibilità e quindi al miglioramento dell’ambiente circostante senza incoerenze di processo.
In questa direzione ritengo che il ruolo della governance sia essenziale ed auspico un concreto percorso di implementazione.
Cosa si aspetta da Nedcommunity e cosa suggerisce?
Ned rappresenta un punto di incontro molto utile per alimentare un cosrtruttivo dibattito sulla governance. Ned si attiva da anni sui temi di frontiera della governance su cui mette a confronto opinioni diverse, fa una rassegna sullo stato dell’arte e individua le direzioni evolutive auspicabili.
I convegni Ned sono sempre tempo ben speso.
L’intervento di commento o di stimolo a modifiche dei progetti regolamentari dei vari enti preposti alla vigilanza mi pare poi molto qualificante e atto a costruire un profilo reputazionale di grande pregio.
Mi auguro che Ned continui nella direzione già intrapresa.
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(*) Paola Galbiati – associata NED, laureata in Economia Aziendale alla Università Bocconi, e docente di “Analisi strategiche e valutazioni finanziarie” e di “Crisi d’impresa e ristrutturazioni” nella stessa università. Attualmente riveste le cariche di Consigliere indipendente di Banco BPM e di Servizi Italia e quella di Sindaco effettivo di Tamburi Investment Partners.
Nel 2016 Consigliere di Sorveglianza di Banca Popolare di Milano, è European Expert Evaluator per i progetti Horizon 2020 per la Commissione Europea. Responsabile finanziario dell’incubatore Teze Mechatronics, è membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Dr.Ambrosoli Memorial Hospital dal 2010. Dal 2005 al 2012 è stata Independent Consultant in AlixPartners e dal 1999 al 2005 Responsabile di progetto in Brugger Finance. Dottore commercialista e revisore legale dei conti dal 1994, ha insegnato al MBA SDA Bocconi dal 1990 al 1993.
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Le precedenti interviste sono state fatte ai seguenti associati Ned:
– Gianmaria Gros Pietro _luglio 2010 (N° 4);
– Giovanni Maria Garegnani _ottobre 2010 (N° 5);
– Carolyn Dittmeier _gennaio 2011 (N°6);
– Mario Noera _aprile 2011 (N°7);
– Maria Luisa Di Battista _luglio 2011 (N° 8);
– Ferruccio Carminati _ottobre 2011 (N° 9);
– Salvatore Maccarone _gennaio 2012 (N° 10);
– Giancarlo Pagliarini _luglio 2012 (N° 12);
– Marco Cecchi de’ Rossi _ottobre 2012 (N° 13);
– Alberto Battecca _gennaio 2013 (N° 14);
– Roberto Cravero _aprile 2013 (N° 15);
– Marco Rescigno _luglio 2013 (N° 16);
– Elisabetta Magistretti _ottobre 2013 (N° 17);
– Marco Onado _febbraio 2014 (N° 18);
– Enrico Maria Bignami _maggio 2014 (N° 19);
– Laura Iris Ferro _luglio 2014 (N° 20);
– Elisabetta Oliveri _novembre 2014 (N° 21);
– Piero Manzonetto _febbraio 2015 (N° 22);
– Ferdinando Superti Furga _maggio 2015 (N° 23);
– Karina Litvack _maggio 2016 (N° 27).
– Anna Chiara Svelto _maggio 2016 (N° 29).
– Maria Pierdicchi_ febbraio 2017 (N°30).