Dialogo con investitori e altri stakeholder
2020-11-07 Il Sole 24 Ore PlusIl Sole 24 Ore Plus pubblica il 7 novembre le considerazioni del presidente di Nedcommunity, Maria Pierdicchi, sul ruolo dei consiglieri indipendenti. «Il Codice di autodisciplina – dichiara – sottolinea il ruolo degli amministratori indipendenti nel perseguire l’interesse della società e di tutti gli azionisti con un’ottica al lungo termine mirata anche al successo sostenibile dell’impresa. Il ruolo degli indipendenti è quello di fare un challenge informato, costruttivo e direi anche coraggioso al management della società per indirizzare strategie e scelte verso la creazione di valore per tutti gli azionisti, la tutela delle minoranze e la crescita sostenibile di medio termine. Vorrei ricordare che l’ordinamento italiano è all’avanguardia nel prevedere strumenti di tutela delle minoranze quali il voto di lista, la normativa sull’opa, i diritti di convocazione dell’assemblea e la notevole trasparenza sulla governance della società. Sottolineo anche che in Italia oramai abbiamo amministratori indipendenti, e di fatto adesione a molte raccomandazioni del codice, in moltissime società non quotate e familiari. Non è cosi in altri paesi. Rappresenta un cambio culturale e di governance che non può che beneficiare le capacità competitive del sistema industriale e finanziario».
Pierdicchi si sofferma anche sulle professionalità richieste: «L’analisi delle competenze riveste sempre più importanza alla luce di tematiche di rischio e strategiche nuove come la digitalizzazione, i rischi emergenti, di cui la crisi pandemica è una manifestazione, il ruolo del capitale umano e più in generale dei capitali intangibili nella creazione di valore per shareholders e stakeholders. Pensiamo a come i fattori Esg richiederanno expertise specifiche, differenziate per settore, da attivare e monitorare in un contesto in continua evoluzione. Va anche ricordato che nella definizione di competenze e ruoli di governance si dovrebbe tener conto della performance effettiva del board e del lavoro di autovalutazione che annualmente viene fatto per migliorare i processi e l’efficacia della governance e la sua rispondenza a best practices, ovviamente parametrate alla dimensione e struttura proprietaria dell’azienda. Dal punto di vista dell’indipendenza, il codice fissa un periodo massimo di presenza nei cda».