Biblioteca ned

Consigli di lettura – Dicembre 2021

La gestione di un’impresa è un lavoro complesso. Ne sanno qualcosa i consiglieri di amministrazione chiamati a svolgere un ruolo gravoso e, a tratti, scomodo. Il volume firmato da Luigi A. Bianchi vuole fornire una serie dettagliata di principi guida che possano essere d’aiuto e indirizzo.

Credit: Vnwayne/Unsplash

Luigi A. Bianchi, La gestione dell’impresa. I consigli di amministrazione tra regole e modelli organizzativi, Il Mulino, Bologna, 2021

La gestione (o meglio il governo, nel linguaggio dell’economia aziendale) dell’impresa è stata tradizionalmente al centro dell’attenzione degli aziendalisti, studiosi e manager. Per gli “altri” (si pensi al legislatore, agli organi di controllo, agli economisti, ai giuristi, ad esempio) l’impresa è sempre stata una black box, di cui studiare input e output, senza porsi ulteriori problemi.

Come segnala l’autore, solo a partire dalla riforma societaria del 2003, è maturata una consapevolezza sull’importanza da parte degli amministratori di farsi carico della gestione dell’impresa e della necessità di dotarsi di assetti aziendali adeguati. In questa prospettiva Luigi Bianchi, che Insegna Diritto Commerciale nell’Università Bocconi di Milano ed è avvocato d’affari e consulente in materia di governance societaria, “apre” la black box dell’impresa, operazione ardita per un giurista, ma a mio parere ben riuscita e certamente utile.

In effetti, il ruolo degli amministratori è decisivo al fine di una gestione efficiente e profittevole dell’impresa, resiliente ai rischi aziendali. Comprendere le regole e come osservarle è dunque di fondamentale importanza, anche allo scopo di prevenire i (molti) rischi che vi sono associati: la magistratura (civile e penale) e le Autorità di vigilanza (Banca d’Italia e Consob) addossano, infatti, agli esponenti aziendali crescenti e gravose responsabilità personali, per di più destinate ad aumentare alla luce degli effetti della pandemia sul sistema economico e industriale.

Il volume ha una struttura piuttosto articolata e prende in esame tutte le tematiche di rilievo per un amministratore (i “doveri”), che riguardano sia la gestione corrente che le operazioni straordinarie, tenuto conto sia delle problematiche di direzione dell’impresa che di quelle relative al sistema di controllo interno, senza dimenticare il caso dei consigli di amministrazione degli emittenti ed il punto di vista dei key managers e delle direzioni generali.

La finalità è quella “di individuare, alla luce del complessivo quadro normativo e regolamentare in materia di governo societario, un nucleo di principi e regole destinati a trovare applicazione in linea di massima ai doveri di gestione fisiologica di una qualsiasi impresa societaria”. Lo stile espositivo è naturalmente rigoroso ma molto coinvolgente: il lettore viene preso per mano e condotto attraverso le numerose problematiche, con continui esempi e riferimenti concreti, grazie anche a una lunga esperienza dell’autore di partecipazione a consigli di amministrazione e organi e organismi di controllo e vigilanza in grandi imprese. Tutto ciò contribuisce a fare del libro un utile strumento di lavoro ma anche uno stimolo per qualche approfondimento. Di particolare interesse a questo proposito il capitolo 3, che affronta il tema del modello italiano di governo dell’impresa (è davvero board-centric?).

Un libro utile per tutti coloro che assumono la carica di amministratore di una qualsiasi impresa societaria e, più in generale, che si occupano a vario titolo delle tematiche della gestione delle imprese.


  • Condividi articolo:
button up site