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Quale migliore introduzione per il nuovo volume del prof. King, che insegna Politica e sviluppo dello sport alla Edge Hill University (UK), dell’acceso dibattito, non particolarmente edificante nè – finora – produttivo di risultati, seguito alla recente
Neil King, Sport governance, Routledge, New York, 2017
Quale migliore introduzione per il nuovo volume del prof. King, che insegna Politica e sviluppo dello sport alla Edge Hill University (UK), dell’acceso dibattito, non particolarmente edificante nè – finora – produttivo di risultati, seguito alla recente eliminazione dell’Italia dai prossimi mondiali di calcio ?
Anche lo sport presenta profili importanti di governance, che riguardano, ad esempio, gli equilibri tra la dimensione ormai sovranazionale delle attività sportive e gli interessi locali, a livello dei singoli paesi; il perseguimento di eque politiche di fair play e di un’adeguata integrità; l’importanza degli equilibri di gestione delle organizzazioni sportive in un contesto dove le risorse disponibili sono sempre più scarse; la progettazione di efficaci modelli di business dello sport. Nel volume, che si presenta come un contributo introduttivo ma può soddisfare le esigenze conoscitive anche degli addetti ai lavori, i temi suddetti sono ampiamente analizzati, facendo anche riferimento a numerosi casi, sintetizzati in riquadri molto efficaci, con possibilità di approfondimento grazie ad una buona bibliografia, costruita con cura. Tra gli argomenti più interessanti trattati nei nove capitoli, a mio parere, l’organizzazione a livello mondiale dello sport, in forte evoluzione; gli stakeholders, con evidenza sulle peculiarità dello sport sotto questo profilo e sull’importanza della “buona governance”; le performance della governance nello sport.
Un libro davvero interessante e quasi unico nel suo genere, che leggeranno con interesse gli sportivi (nella maggior parte dei casi in realtà sono solo “tifosi”); gli studiosi di governance; i professionisti impegnati nel governo e controllo di organizzazioni sportive.
Come è emerso con chiarezza anche nel corso del Convegno “La governance dello sport”, organizzato nell’autunno del 2017 dal CONI insieme a NED Community, le sfide che il mondo dello sport si trova in prospettiva ad affrontare dal punto di vista gestionale ed organizzativo sono importanti e numerose e riguardano il mix negli organi di governo dello sport tra competenze specifiche e capacità manageriali, con maggiore spazio per gli amministratori indipendenti; controlli improntati a logiche di check&balance e maggiore attenzione ai comportamenti individuali per presidiare l’integrità nello sport: una accentuata sensibilità verso l’economicità e le altre dimensioni della creazione del valore, in un quadro di sostenibilità dello sviluppo; un orientamento alla visione strategica ed all’analisi dei rischi. Il collegamento tra performance sportive e buona governance è piuttosto evidente. E’ il momento di parlare di buona governance anche nello sport italiano … se non ora, quando?
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