La famiglia: da motore a limite delle PMI?
Una delle mission del nuovo chapter Nordest di Nedcommunity è far comprendere all’imprenditoria locale l’importanza e il vantaggio di avere un cda e di poter contare al suo interno su consiglieri indipendenti. L’assetto familiare, infatti, se un tempo ha decretato il successo delle aziende locali, oggi non è più sufficiente a gestire l’evoluzione verso il concetto odierno di “azienda moderna”
Getty ImagesIl tessuto imprenditoriale del Nordest, uno dei principali cuori produttivi del Paese, è frutto dell’ingegno e della lungimiranza di numerose famiglie che, quando hanno assunto il ruolo di imprenditori, hanno saputo canalizzare i valori dettati dalla tradizione, stabilità e visione a lungo termine nei loro progetti, incarnando una delle classi imprenditoriali più brillanti della storia economica italiana.
Tuttavia, quello che aveva sempre rappresentato il punto di forza delle PMI, ovvero la gestione familiare e coesa, nell’attuale momento storico è diventato un forte limite all’evoluzione verso un’impresa moderna e pronta ad affrontare le sfide di un futuro che è diventato imminente: senza un adeguato sistema di governance, appare oramai difficile continuare a prosperare in un mondo in continua evoluzione e fare fronte alle necessità attuali, sia normative che economico finanziarie.
Il punto di equilibrio tra il cuore familiare della piccola e media impresa e la prospettiva globale può essere individuato nella figura degli amministratori indipendenti, chiave per garantire una crescita sostenibile e, al contempo, una gestione aziendale efficace.
Proprio per diffondere la cultura dell’indipendenza e, in termini più ampi, della buona governance, abbiamo inaugurato nell’autunno del 2023 il Chapter Nordest di Nedcommunity. Riteniamo essere molto importante, tanto per l’imprenditore quanto per i professionisti, fare propria una nuova cultura d’impresa affinché tutto il sistema ne tragga beneficio e la nuova cultura non può che trovare le proprie radici nella “consapevolezza”.
La consapevolezza che adeguarsi ad una governance moderna è fondamentale soprattutto per le PMI che sono ancora libere dalle “costrizioni” degli attuali codici di condotta: il mercato punirà con un forte svantaggio competitivo le società prive di adeguati sistemi di gestione che, proprio in virtù della predetta libertà, potranno nelle PMI essere tagliati su misura ed essere ancora più efficienti.
La consapevolezza per l’imprenditore che la strutturazione di un cda solido con l’inclusione di amministratori indipendenti e con profili differenti per professionalità, età e genere non rappresenta un costo, bensì un importante investimento che esprime i suoi effetti benefici in diverse direzioni, tra i quali la realizzazione di utili. Primo tra tutti la gestione del rischio, inteso non solo in relazione al business ma altresì dell’imprenditore che, in caso di totale commistione tra proprietà e gestione si trova ad essere unico responsabile di qualsiasi danno dovesse essere imputato alla società.
La consapevolezza, infine, che il rispetto dei requisiti ESG, con conseguenti rating positivi necessari per accedere al credito, nasce anche da una buona governance, principale elemento per raggiungere i traguardi imposti dalla nuova normativa europea.
Siamo fortemente convinti che sia l’esempio a dare la più importante spinta a questo cambio di marcia che tanto auspichiamo: è per questo che già nel corso del primo evento di apertura del Chapter abbiamo scelto di dare voce a imprenditori che hanno già iniziato questo percorso e ad amministratori indipendenti che già contribuiscono a questi nuovi obiettivi delle PMI. E grazie agli esempi virtuosi siamo certi che ogni iniziativa culturale indirizzata in tal senso verrà approcciata con maggior interesse e, per tornare alla base, consapevolezza del suo valore.