LE BUONE IDEE a cura della Direzione
Una nuova rubrica
Questa nuova rubrica ideata dalla direzione è occasionale, come lo sono le buone idee meritevoli di essere segnalate ai nostri lettori. Iniziamo in questo numero con l’idea della “Buona governance” per il Comune di Milano illustrata da Franco Morganti (*).
La buona governance
Nell’ottobre 2012 è stato pubblicato da ArcipelagoMilano, un settimanale politico-culturale online che tratta temi riguardanti la città di Milano, e curato da Nedcommunity, un “piccolo manuale per amministratori di società ed enti a partecipazione pubblica” dal titolo “La buona governance”. Queste pagine se ne sono occupate nel numero 14 di un anno fa, quando sembrava che il volume venisse presentato alla stampa col supporto del Comune di Milano.
In realtà l’evento si è materializzato solo il 12 novembre 2013. Forse c’era un problema di raccordo col regolamento comunale per le nomine: il tema è emerso durante la presentazione, quando è stato sottolineato dagli autori che gli amministratori, benché nominati dal Comune, devono in primo luogo rispondere alla società o all’ente dove sono stati nominati e a tutti gli stakeholders, dai clienti ai fornitori, dai dipendenti alle banche e ai creditori, dalle autorità regolamentari a quelle di vigilanza. Ma forse l’agenda del sindaco Pisapia era davvero stracolma. Però valeva la pena attendere con pazienza. Perché?
Intanto il sindaco Giuliano Pisapia si è preso in prima persona l’onere di presentarlo alla stampa, con l’editore e gli autori, nella bella Sala dell’Orologio di Palazzo Marino. Pisapia, annunciando che copia del Manuale sarebbe stata consegnata a ogni amministratore di nomina comunale, accompagnata da una lettera dello stesso sindaco, ha affermato che “l’onestà è un presupposto basilare, ma non basta, ci vuole competenza. Gli amministratori delle società pubbliche devono far propria la cultura del controllo.”
Dopo la presentazione alla stampa, il manuale è stato anche discusso in una conferenza pubblica tenuta il 16 dicembre 2013 al Circolo Filologico di Milano. Oltre all’editore e agli autori sono intervenuti Salvatore Bragantini, opinionista del Corriere della Sera, Marilisa D’Amico, magistrato amministrativo, Francesco Silva, del Consiglio di Sorveglianza A2A. Marilisa D’Amico in particolare, che aveva seguito dall’interno l’iter del regolamento nomine del Comune, si è rammaricata che una delle procedure previste dal regolamento, l’audizione dei candidati da parte delle Commissioni comunali competenti, non sia stata messa in pratica. Una signora dal pubblico è intervenuta proprio per segnalare che nel suo caso non era stata applicata la graduatoria formulata dalle società di head hunting. Forse, se fosse stata adottata la norma dell’audizione, la nomina sarebbe stata più trasparente. Marilisa D’Amico annuiva.
Certo, regolamenti e manuali non possono risolvere tutti i problemi, specie dopo tanti anni di cattive abitudini. Ma forse a Milano sono stati fatti due passi avanti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA